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Ideatrice de "La BANCA della memoria" è la dott. Sonnia Chiabrando Pereyra, nata in Argentina da genitori di origini cuneesi e residente nel saluzzese da circa vent’anni che così spiega perché ha scelto di impegnarsi in questo progetto.
I miei nonni, emigrati in Argentina, sono morti piangendo l’Italia che non videro mai più. Noi siamo cresciuti sentendo i racconti di una famiglia allargata sconosciuta, vedendo lettere ingiallite che portavano notizie di gente lontana, vecchie fotografie che testimoniavano storie personali distanti dalla nostra realtà, che parlavano di guerra, povertà, freddo e tanti sacrifici.
I “corsi e ricorsi” della storia ci portarono a percorrere in direzione opposta le stesse strade sulle quali camminarono i nostri nonni. Quando siamo arrivati in provincia di Cuneo, abbiamo potuto capire molte frasi, pensieri, abitudini e esperienze che erano rimasti in sospeso nella nostra memoria.
Per tutti gli altri (e sono la maggioranza) che condividono con me le radici piemontesi ma sono nati e cresciuti ovunque nel mondo e non vedranno mai questa terra di persona, vorrei che questo strumento potesse dare loro lo possibilità di vedere, di approfondire, di conoscere meglio quella parte della propria storia che fino a oggi è rimasta confinata in questo spazio geografico.
Inoltre per la mia storia famigliare è molto importante e significativo poter realizzare questo progetto perché, parafrasando Sarah Bayliss Royce nel “ Diario di frontiera”, con questo strumento di salvaguardia della storia locale sento di lasciare “una testimonianza di consapevole gratitudine” verso i miei antenati e verso questa terra che tanto bene hanno seminato in tutto il mondo.
Sonnia Chiabrando Pereyra
Hanno dato il loro prezioso contributo al progetto:
Luca collabora all’acquisizione digitale delle fotografie,
Marina ha curato lo sportello di raccolta fotografie presso il Comune di Bagnolo
Ilaria, Chiara, Francesca, Alessandra, Alice, ... studenti degli istituti superiori di Saluzzo si sono alternati nella raccolta delle fotografie dei lettori presso la redazione del Corriere e collaborano alla registrazioni dei dati sulle schede digitali, nell’ambito degli stage organizzati dalle rispettive scuole.
L’elenco di studenti che parteciperanno al progetto è destinato ad allungarsi ed è prevista inoltre la collaborazione delle scuole nella traduzione dei testi in quattro lingue (francese, inglese, spagnolo e tedesco).
Susanna e Lori, redattori del Corriere, hanno rivisto titoli e didascalie delle fotografie dell’archivio cartaceo e digitale del settimanale.
Roberto, collaboratore del giornale, ha contattato le associazioni locali per raccogliere materiale fotografico e le storie che stanno dietro le fotografie.
Le impiegate del Corriere, promotore del progetto ideato da Sonnia Chiabrando Pereyra, si occupano della raccolta delle fotografie e dei relativi dati.
Il giornale ha mobilitato anche la sua capillare rete di collaboratori sparsi sul territorio, per sollecitare la partecipazione dei privati e delle associazioni al progetto.
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